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158 gli elementi tecnici della pittura

determinate da tutti questi modi di comportarsi della luce secondo la disposizione molecolare dei corpi.

Nella pittura ad olio dove il glutine oleoso tiene sommerso tutto il colore e la luce diffusa è poca, si ha il massimo aumento d'intensità colorante che si possa procacciare ai colori per mezzo di liquidi trasparenti, suscettibili, nell'essiccare, di mantenere ai colori l'apparente stato di bagnato e la massima forza di adesione con la superficie di appoggio. Il pastello rappresenta l'opposto delle proprietà dei colori nel processo ad olio, dominandovi la maggior diffusione di luce bianca, mentre l'affresco, la tempera e l'acquerello ne sono lo stato intermedio.

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Risulta chiaro da queste premesse che mantenendo immutata la luce sotto la quale si vede una sostanza colorante e pure immutate le condizioni molecolari per le quali la stessa sostanza colorante si presenta con un determinato colore, questo colore resterà indefinitamente lo stesso come è pur chiaro che se, mantenuta la stessa luce d'osservazione, si verifica un cambiamento nel colore della sostanza in esame, il cambiamento si deve necessariamente attribuire ad un'alterazione sopravvenuta nello stato fisico o chimico della sostanza stessa, sia per cause dipendenti dalle qualità proprie della materia che per influenze esterne la cui entità — come quella della modificazione molecolare avvenuta — può sfuggire; ma il principio è troppo evidente per soffrire eccezione da tale riflesso, tanto più quando si abbia un'idea dei fenomeni luminosi e dei limiti nei quali possono compiersi.

La sostanza colorante inalterabile dunque non può essere che quella che è priva in sè di condizioni che la pongano in balla degli agenti esterni che possono modificarne l'aggregato molecolare, oppure sarà quella situata in maniera da