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134 gli elementi tecnici della pittura

durata che può conferire al pastello la perdita del suo aspetto originale. Come dimostra il Vibert, ed è accessibile alla riflessione di chiunque, il fissaggio, che è l'incastro nel colore di una sostanza appiccicante e di natura diversa dai colori, non può aver luogo senza che si sposti ed alteri l'andamento molecolare del colore ed il suo aspetto, tanto più se la materia conglutinante non fosse trasparente.

Ma per quanto generalmente siano trasparenti i fissativi più in uso, deve avvenire come avviene il fenomeno della minor velocità di propagazione della luce in un mezzo che è più denso di quello già preesistente nei colori del pastello e in ogni modo più denso dell'aria circolante fra le molecole dei colori stessi. Donde un'intensità maggiore di toni che equivale ad un senso di oscurità procurato al dipinto il quale così s'incammina verso l'aspetto della tempera in proporzione del glutine iniettato nei colori.

Avviene ancora che dovendo il fissativo attraversare tutto lo strato dei colori per raggiungere la carta o la tela e stabilirvi uniformemente l'aderenza, nè ciò sia possibile di ottenere, per quanto prudentemente si operi, senza che molti colori si sciolgano, così in ogni luogo dove si sovrappongono colori chiari od oscuri, o tali da dare luogo per miscuglio ad un colore diverso — come il verde, che viene dal mescolare il giallo coll'azzurro — il fissativo non può che agire dannosamente sino a deformare, in certi casi, tutto il pastello e costringere a rifarlo.

Ora tutto il dipinto pastello per la forma a matita del pezzo di colore col quale si dipinge, si può dire sia una sovrapposizione di tratti innumerevoli, dei quali è difficile vedere l'incrocio finchè i tratti sono lasciati nel loro stato opaco polveroso e secco quali escono dalla mano dell'artista, ma che sotto la trasparenza inferta loro dal fissativo neces-