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CLASSE I. TAVOLE III. C.

Asse. Bifronte barbato. )( Prora di nave col segno dell’asse |||
 198
Semisse. Testa di Giove con segno del semisse. )( Prora di nave |||
 160
Triente. Testa di Minerva co’ quattro globetti. )( Prora di nave |||
 394
Quadrante. Testa d’Ercole con tre globetti. )( Prora di nave |||
 281
Sestante. Testa di Mercurio con due globetti. )( Prora di nave |||
 419
Oncia. Testa galeata d’una dea, creduta Roma, con un globetto. )( Prora di nave |||
 236
le quali sono in tutto 1688, tra cui le segnate con monogrammi, simboli e nomi di famiglie assi 36, semissi 26, trienti 50, quadranti 50, sestanti 48, oncie 11.|||
Talchè la somma complessiva delle monete non romane e romane sono 5215, alle quali se si aggiungano quelle in aes rude che formano più che un altrettanto, quelle che hanno perduto la forma e non sono più riconoscibili, e le altre che andarono a perdersi per le bocche sempre aperte della sorgente, si viene a riunire una cifra che non sarà mai probabile il fissare.|||

A CHI DEBBANSI DIRE APPARTENENTI QUESTE MONETE?


Erano le Acque Apollinari quasi circondate da tre officine monetali di aes grave, le quali sembra che avrebbero potuto con molta facilità far giungere fino a loro le proprie monete. La Romana era a non più che trenta miglia, a quaranta miglia o poco più la Tudertina, ed a sessanta la Volterrana. E pure di Volterra e di Todi neppure un’oncia ne hanno offerto queste acque, Roma ne fa vedere tredici sue monete. Ma che sono mai tredici monete, rispetto alle 1400, a cui montano le qui trovate di aes grave? Veggo la difficoltà di spiegare un tale arcano, quando non vogliasi aver ricorso ad officine più prossime che queste non erano. Ebbero le acque una celebrità limitata entro confini molto angusti, crebbero dipoi in fama col crescere della romana potenza. Le monete che noi nella pubblicazione dell’aes grave credevamo che appartenessero al Lazio, o al popolo che abitava sulla sinistra sponda del fiume, sono 1056. Così quelle della serie che credemmo appartenere ai Volsci sono ben 109. Or come vogliamo che i Latini più dei romani distanti dalle Acque Apollinari, e i Volsci anche più dei Latini vi si recassero colà e vi lasciassero un tanto numero di monete, mentre Roma non ne portò che tredici sole? Rimane adunque che noi ritrattiamo quella nostra opinione, nella quale ci lasciammo indurre dai trovamenti parziali di poche monete trovate sempre al di qua del fiume. Vejo, Cere, Tarquinia, per ta-