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NOTE
(1) Veggasi, pei metodi, Todhunter, History of the Theory of Probabilities (1865); e per le applicazioni in ispecie, Gouraud, Histoire du Calcul des Probabilités. Il primo però non giunge che a Laplace, e il secondo è superficiale, e troppo manchevole per quanto riguarda quell’ultima e più importante fase applicativa, alla quale si accenna nel testo.
(2) Siami permesso rimandare alla mia Relazione critica sull’opera del Guerry (Statistique morale de l’Angleterre comparée à la Statistique morale de la France, 1864), inserita nel Vol. X, Serie III, degli Atti del R. Istituto veneto.
(3) Si consulti in particolare l’opera dello Jonàk (Theorie der Statistik, Vienna 1856), dove si tratteggia magistralmente la formazione progressiva della scienza, per conchiudere nel senso della scuola storica. Egregiamente pure fra noi il Lampertico negli Atti del R. Istituto veneto, e a parte (Sulla Statistica teorica in generale e su Melchiorre Gioia in particolare, Venezia 1870). I più recenti studi e il nuovo indirizzo, nel senso della scuola matematica, sono riassunti dallo Haushoffer (Lehr-und Handbuch der Statistik, Vienna 1872).
(4) Si riscontri in Haushoffer, Op. cit.
(5) Veggasi in Gould, Investigations in the military and anthropological Statistics of American soldiers, New- York 1869; e nell’Antropometria di Quetelet.
(6) Bellamente esposto e discusso dal Lampertico, Loc. cit. Veggasi pure la riferita Relazione critica sull’opera del Guerry.
(7) Cournot, Exposition de la théorie des chances et des probilités, 1843, § 118. In generale, fra gli scrittori matematici di cosiffatte materie, il Cournot è di quelli che ne hanno in maggior grado il senso filosofico.
(8) Presso la Direzione generale della Statistica a Berlino; e sappiamo che ci si pensa anche fra noi.