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cede intimamente unita con essa; ad una volta essa attinge ai metodi sperimentali e matematici, nel momento stesso in cui si vengono elaborando, si accosta e si stringe alle scienze fisiche. Oggi essa non è soltanto una disciplina che fa corpo da sè, ma una preparazione e un cimento insieme dell’altre; altresì essa è un metodo, e un metodo che ha una portata logica generale, uno stromento di elaborazione e di scoperta, il quale risponde ad una certa condizione, ad un certo scopo, dell'indagine scientifica, qualunque ne possa esser l’oggetto.

Gli è questo il punto più notevole e il meno avvertito. Tollerate, o Signori, che un tratto io v’insista, poichè esso tocca nel modo più spiccato all’essenza stessa della nostra disciplina.

Il metodo, qualunque sieno le differenti sue applicazioni, risponde pur sempre a certe forme generali di logica; ma ad un tempo esso si atteggia, e assume, per così dire, un proprio carattere specifico, a seconda della natura dell’oggetto cui si applica, e dell’assunto proprio delle varie discipiine cui deve servire; oltrechè esso risentesi anche della qualità di quelli che possano chiamarsi i suoi mezzi istromentali, come sarebbe allorchè esso procede armato di calcolo. Egli è in questo senso che può parlarsi di un metodo proprio e speciale trattando della fisica o della chimica, della biologia o delle scienze sociali, quand'anche il procedimento logico fondamentale si ravvisi identico in tutti questi vari casi. L’identità, per così esprimersi, è nel genere, ma essa punto non esclude che siavi la diversità nella specie. Ora, il metodo proprio della Statistica ha un carattere, che in parte gli è pur comune con quello della storia in generale, e che lo differenzia dal modo ordinario dell’osservazione e dell’esperienza, in quanto esse cadano sopra oggetti singoli e determinati. E questo carattere sta in ciò, che la Statistica non guarda tanto agli individui, o a fatti isolati, quanto all’insieme di molti fatti, alla