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ATTO QUINTO




Camera con alcova che nasconde il letto; le tendine sono alquanto rialzate. Cammino a destra; vicino al cammino un canapè, sul quale Rieux è disteso. Lampada accesa. Porta a destra.


SCENA PRIMA


Margherita addormentata e Rieux.


Rieux. (alzando la testa) Direi quasi d’aver dormito un poco. Bravo, signor Gastone, bella guardia che fate agli ammalati! e se in questo tempo avesse avuto bisogno di qualche cosa... (ascolta) No, essa dorme. Qual ora abbiamo? sette ore... non è ancor giunto; cominciamo dal ravvivar il fuoco.

Margherita. (svegliandosi) Nanetta, dammi da bere.

Rieux. Eccola.

Margherita. (alzando la testa) Ma questa non è la sua voce; chi è qui?...

Rieux. Sono io, o signora, Gastone de Rieux.

Margherita. E come vi trovate nella mia stanza?

Rieux. Bevete intanto, ve lo dirò poi... è abbastanza inzuccherata?

Margherita. Sì... ma dov’è Nanetta?

Rieux. Ella dorme. Quando ieri a sera verso le undici sono salito per avere vostre nuove, la poveretta cadeva dal sonno. Io, al contrario, avevo una volontà terri-