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Varville. Infatti, o signore, voi siete così fortunato al giuoco che quasi sono tentato d’arrischiare una partita.

Armando. Che io accetto.

Varville. Io tengo 100 luigi.

Armando. Vada per 100 luigi... da qual parte?

Varville. Dalla parte che voi perderete.

Armando. Cento luigi a sinistra.

Varville. Cento luigi alla destra.

Armando. Alzate le carte.

Rieux. Quattro a destra, a sinistra nove. Armando ha guadagnato.

Varville. Due cento luigi.

Armando. Sia. (giuoca).

Rieux. Sei, otto? Armando ha guadagruato.

Olimpia. Sarà dunque il signor barone che pagherà la villeggiatura del signor Duval?

Margherita. (Mio Dio! che mi accadrà?)

Olimpia. Signori, a tavola: la cena dev’essere servita.

Armando. Volete voi continuare la partita, o signore?

Varville. Non in questo momento.

Armando. Io vi debbo una rivincita, e ve la propongo, a qual giuoco che voi sceglierete.

Varville. Siate tranquillo, o signore, Approfitterò della vostra esibizione. Margherita, venite?

Margherita. Non ancora, ho qualche parola da dire alla signora Duvernoy.

Varville. Se fra dieci minuti voi non siete di là, io verrò a cercarvi in questa sala, ricordatelo bene.

Margherita. Come volete, (tutti escono dal fondo).