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SCENA QUINTA
Margherita e madama Duvernoy.
Margherita. Mio Dio! e ne avrò io la forza? (siede e scrive).
Duvernoy. Voi m’avete chiamata, Margherita?
Margherita. Sì, ho bisogno di voi... Prendete.
Duvernoy. Cos’è questo?
Margherita. Una lettera.
Duvernoy. Diretta a chi?
Margherita. Guardate.
Duvernoy. Oh!
Margherita. Silenzio, o signora, partite e tosto. (madama Duvernoy esce)
SCENA SESTA
Margherita, poi Armando.
Margherita. Ed ora una lettera per Armando!... ma che gli dirò io?... Dio mio, perdonatemi il male che io gli arrecherò, ed a lui perdonate tutte le imprecazioni che scaglierà sul mio capo quando conoscerà la sua sventura!... (scrive)
Armando. (che si è avvicinato a Margherita) Che fai tu, Margherita?
Margherita. (alzandosi) Armando?... nulla, amico mio!
Armando. Tu scrivevi?
Margherita. No... sì!...
Armando. Perchè questo tremito?... questo pallore?... a chi scrivevi tu?... Margherita, dammi questa lettera!