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Duvernoy. Io vi lascio, Margherita; se avete bisogno di me, sapete che non esco di casa.
Margherita. Grazie!
Duvernoy. (Buona fanciulla! essa è realmente innamorata) (esce).
SCENA SECONDA
Margherita sola.
Margherita. (sedendo al tavolo) Egli verrà!... i palpiti del mio cuore segnano i minuti secondi che ancora mi dividono da lui! Oh! se alcuno, or sono quindici giorni, fosse venuto a dirmi che io avrei aspettato palpitante la venuta d’un uomo, che io avrei contato coll’ansia del condannato i minuti che ci separano, che io avrei desiderato che la sfera di quel quadrante avesse la velocità del lampo, io avrei risposto a colui. Le vostre parole sono quelle d’un pazzo, perchè è impossibile che una donna che ha giammai amato possa in breve tempo provare tutte le torture e tutte le gioie di quest’amore, che fa sì bella e sì felice la nostra miserabile esistenza!
SCENA TERZA
Armando e detta.
Armando. (che ha udito le ultime parole). Ed ora?
Margherita. Armando! siete voi? (Gli stende la mano)
Armando. Sono io, Margherita, io che ascoltava in estasi le vostre parole!