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Saint. (restando col bicchiere alzato) Eh?
Duvernoy. (Margherita è ammalata!)
Olimpia. (Lo veggo pur troppo!)
Margherita. Datemi un bicchiere d’acqua.
Duvernoy. Ma che avete?
Margherita. Sempre la stessa cosa. Una crisi a cui vado quasi ogni giorno soggetta. Un momento di calma mi rimetterà. Voglio che passiamo la sera in allegria, balleremo, canteremo; passate intanto nella gran sala, fra pochi istanti io vi raggiungerò.
Rieux. Venite madamigella. Signor Saint-Gaudens, voi sapete che quando l’assale il suo male, ama di restarsene da sola. Coraggio, Margherita.
Margherita. Grazie.
Armando. (guardandola) (Povera donna! essa è realmente ammalata). (Tutti escono).
SCENA NONA
Margherita, sola.
Margherita. Ah! (Si guarda nello specchio) quanto sono pallida! Dio mio! (Si pone il capo tra le mani).
SCENA DECIMA
Armando e detta.
Armando. Ebbene, o signora, vi sentite voi meglio?
Margherita. (alzandosi lentamente il capo) Ah! siete voi, signor Armando? vi ringrazio, sto meglio, assai meglio! d’altronde, è una crisi alla quale vi sono omai abituata.