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Olimpia. Cosa?
Rieux. Questo do.
Margherita. Continua, Olimpia, non perdere il tuo tempo con lui!
Rieux. A dirvi la verità, questa storiella m’annoia!
Saint. Gastone ha ragione.
Rieux. D’altronde poi, cosa proverebbe il vostro aneddoto? che Saint-Gaudens è stato ingannato da madamigella Virginia! E non è forse questo l’aneddoto di tutti i giorni? e chi è quel disgraziato mortale che non sia stato almeno una volta ingannato? — Sic fata referunt. — ormai è una cosa più vecchia e più rancida dell’invenzione delle strade.
Margherita. Saint-Gaudens ha trovato un possente difensore nel signor de Rieux, ed io propongo un brindisi in suo onore. Il signor Saint-Gaudens è il decano della compagnia, e se non amore, desta almeno venerazione!
Saint. Ben detto, o signora, profonda venerazione!
Margherita. Chi è del mio parere, prenda il suo bicchiere, si alzi, e beva alla sua salute. (si alza vivamente, mà tosto ricade) Ah!
Saint. Che avete, o signora?
Margherita. Nulla... una vertigine senza dubbio, ma che però si è dissipata... Riprendo il mio bicchiere, e ne do il buon esempio. (fa per alzarsi ma ricade sulla poltrona: tutti s’avvicinano a lei).
Armando. Ma voi soffrite, o signora!
Margherita. Sì... un poco... ma è una cosa da nulla... un po’ d’aria, e passerà!
Saint. Allora un brindisi. (prende il bicchiere).
Olimpia. Silenzio, imbecille!