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Varville. Che in seguito morì.

Nanetta. È vero.

Varville. Ed il duca, ritrovando nei tratti, nell’età, e persino nella malattia di Margherita l’immagine della figlia che aveva perduta, la supplicò di riceverlo in casa sua e di permettergli d’amarla come la sua Emilia. Allora Margherita gli confessò la sua critica posizione...

Nanetta. Sì, perchè la signora è incapace di mentire, poco importandole che l’opinione degli altri a suo riguardo sia buona o cattiva.

Varville. E siccome madamigella Margherita non assomigliava alla figlia del duca anche nelle ricchezze... il duca promise di fissarle un discreto appannaggio... Margherita non esitò ad accettare... Il duca mantenne la sua parola, ma non quanto la tua padrona avea sperato, per cui in oggi ha più di 50 mila lire di debito.

Nanetta. Che voi vi siete offerte di pagare. Ma, per disgrazia, vi sono delle persone che amano meglio dovere 50 mila lire ad un usuraio che della riconoscenza a voi, signor de Varville!

Varville. Sì, perchè io non sono il conte di Gray.

Nanetta. Quanto siete insopportabile! Tutto quello che posso dirvi si è, che la storia del duca è reale, e ve ne do la mia sacra parola. Quanto al conte poi, è un amico del fratello di Margherita, che in altri tempi ebbe la fortuna di salvargli la vita...

Varville. Margherita ha un fratello?

Nanetta. Come ho l’onore di dirvelo, signor incredulo... Oh! hanno suonato. È la padrona senz’altro. Volete che io le ripeta quanto ora mi avete detto?