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Oh! per esser sì buono con costei,
La causa io son di tutti i mali miei.
chiamando con una certa stizza
Serpina!
si ode Serpina che trilla e canta
Voce di Serp. Sono tre di che in letto
La Nina se ne sta.
Piffari, timpani, cembali
La Nina, a mio diletto,
Svegliate, per pietà!
Ub. Eh! mi sta a fare il ritornello,
Menire soffia il fornello.
la voce rigete il canto
E tu, pezzo di sciocco, a Vespone
Le avrai forse disperso il frullalo]o?
Va.
Ves. vuol parlare
Ub. turandogli la bocca Zillo!
Ves. vuol parlare
Ub. Non fiatar! Ve’ch’io già bollo
Di sdegno....
Ves. vuol parlare
Ub. Va, scioccon! rompiti il collo.
spinge Vesp. fuori la sala
È ver; me l’ ho cresciuta
Questa serva piccina;
Mai non le ho usalo asprezza;
E le ho fatto talor qualche carezza.
Ma infìn, questo si sa,
Noi, signori, alle serve usiam bontà.
Il che, sia checchessia, non è ragione,
Che s' abbian poi da serve far padrone.
volgendosi ali uscio e masticando
E quel gaglioffo c’ è restato morto.
Serp. sull' uscio a Vesp. con allerigia
L’ hai finita? Ho bisogno
Che anche tu levi il grugno? Te l’ ho detto;