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Forlì o Forlimpopoli. Leggi il Villani, che ne favella. Salviani.
St. L. Banderesi, soldati a cavallo con banda. Saccomanni, o Saccardi diconsi quelli, che conducono dietro agli eserciti le vettovaglie. Stradiotti, soldati di Grecia facinorosi.
St. LIII. I primi che usassero del Carroccio furono i Milanesi nel 1039, per invenzione e consiglio dell’arcivescovo Ariberto contra il partito dell’imperadore Corrado, come si legge appresso d’Arnolfo nelle istorie de’ suoi tempi. Era il Carroccio un gran carro tirato da molte paia di buoi, sul quale si mettevano tutte le insegne quando si combatteva, ed all’intorno di cui si ricoveravano i feriti sotto la guardia di una grossa banda di soldati i più valorosi. V. Rer. Ital. Script. t. viii., e Verri Stor. di Milano t. i.
St. LV. Bernardino Corio nelle sue Istorie di Milano P. 3, spiega le Barbute ora per uomini d’arme con due cavalli per ciascuno, ed ora per lance di due cavalli, cioè un grosso e un piccolo per ciascuna.
CANTO SESTO.
Stanza III. Parla de’ fuochi d’allegrezza, che il dì di san Pietro si fanno in Roma intorno al maschio di Castello sant’Angelo, anticamente già detto Mole d’Adriano; e parla precisamente della Girandola composta di seimila razzi, che tutti in una volta prendono fuoco; invenzione, come si dice, di Michelagnolo Buonarroti. Barotti.
St. XV. Leardo, mantello di cavallo, composto di color bianco e nero. Voc. della Crusca.
St. XVII. Mazzaranga, o secondo la Crusca Mazzeranga, è uno strumento, con cui si percuote la terra, affine di assodarla. Magnum Pistillum.
St. XXXV. Gorgerino, cioè picciol collare, o collaretto.
St. XXXVII. In Ispagna, saranno in circa due secoli, si fabbricavano bellissime lame da spada e molto buone, nelle quali si vede l’impronta d’una lupa.
St. LXVII. In Modena sono veramente queste due fazioni. I Triganieri sono una mano di scapigliati oziosi, che non sapendo che farsi, si danno a far volare colombi, ch’essi chiamano Trigani, e gli avvezzano non solamente a condurre alle loro colombaie dei forestieri, ma a portar anche delle lettere dai luoghi distanti cinquanta e sessanta miglia: usanza conservata in quella città fin dalla sua prima origine: onde leggiamo in Plinio, che quando era