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la scotennatrice 89

sulle rive del Sand-Creek (ruscello delle sabbie), piccolo affluente delle sabbie.

Gl’indiani erano cinquecento fra uomini, donne e molti fanciulli.

Erano per la maggior parte Arrapahoes e Chayennes, guidati da Caldaia Nera, da Antilope Bianca, da Mano Sinistra e da Yalla, sakem degli Sioux con Nube Rossa suo marito, sakem dei Corvi.

Nel momento dell’attacco, il colonnello, non meno selvaggio e non meno barbaro degli indiani, grida ai suoi uomini:

— Ricordatevi delle vostre donne e dei vostri figli assassinati sulla Plata e sull’Arkansas!...

Gl’indiani, sorpresi ed impotenti a far fronte a quei mille e duecento uomini, alzano la bandiera bianca per parlamentare, ma il colonnello scaglia le sue truppe su di loro ed una mischia spaventosa, tragica, s’impegna.

I capi indiani fanno prodigi di valore combattendo colle carabine prima e coi tomahawak dopo, ma cadono sotto il numero strapotente dei vincitori, i quali dimostrarono in quell’occasione tutta la leggendaria brutalità americana.

I guerrieri furono scotennati, morti o feriti, le donne sventrate e private delle dita per carpire loro gli anelli, i bambini schiacciati contro le pietre.

Quattrocento indiani riuscirono nondimeno, con una rapida fuga, a mettersi in salvo, perdendo però i loro più famosi capi, rimasti in difesa delle donne e dei fanciulli.

Caldaia Nera, Antilope Bianca, Mano Sinistra, Yalla, il Guercio, Ginocchio Compresso, Piccolo Mantello furono scotennati dai vincitori.

Il Governo di Washington, indignato per quel macello che fu poi chiamato Chivington-massacre, destituì il vincitore, il quale in tutta quella battaglia, combattutasi contro donne e fanciulli e pochi sakems valorosi, non aveva avuto che due morti e pochi feriti.

Quel massacro non aveva però vinta la guerra, anzi aveva resi più furibondi che mai gl’indiani.

Compresa la loro debolezza, le nazioni alleate stringono amicizia coi Kyoways, cogli Apaches e coi Comanci loro antichi nemici, e la guerra si riaccende più feroce.

Le donne ed i fanciulli indiani macellati sul Sand-Creek sono vendicati ad usura, e centinaia di capigliature vanno a ornare i wigwams degli uomini rossi.

Nell’ottobre del 1867 la guerra finalmente cessa col celebre trattato di pace firmato a Kansas.

Era però una pace effimera. La marea bianca non aveva cessato di spingersi verso il Grand’Ovest, invadendo le migliori regioni del territorio indiano.

Si uccideva e si bruciava sempre sulle frontiere del Colorado, del Wyoming e dell’Utah.