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54 | emilio salgari |
dalla piccola Minnehaha, a tradimento, aveva avuta la disgrazia di cadere vivo nelle mani della sua prima moglie.
— E fu scotennato?...
— Sì, Turner, — rispose John.
— Era una tigre quella Yalla?
— Una prossima parente di certo.
— E sopravvisse il colonnello?
— Un paio d’anni, malgrado quella spaventosa mutilazione.
— John, io sono un uomo che non mi commuovo facilmente, eppure vi confesso che il vostro racconto mi ha profondamente impressionato.
«E come finì tutta quella faccenda?
— In modo tragico. Come vi ho detto noi eravamo riusciti a salvare i due figli del colonnello, ma gl’indiani, guidati da Yalla, ci perseguitavano ferocemente.
«Volle il caso che andassimo ad incontrare il colonnello Chivington, il quale guidava il 3.° Reggimento dei volontarî del Colorado.
«Lo scontro, avvenuto il 29 novembre del 1864 sulle rive del Sand-Creek, fra soldati americani ed indiani, fu terribile.
«Tutte le pelli-rosse, sorprese nel loro campo, caddero. I capi loro, Caldaia Nera, Antilope Bianca, Mano Sinistra, il Guercio, Ginocchio Compresso ed il Piccolo Mantello, tutti famosissimi, rimasero sul terreno.
«In mezzo a quella lotta spaventosa mi trovai petto a petto colla terribile Yalla.
— E la uccideste?
— E la scotennai secondo gli usi della prateria, — rispose John, con voce cupa. — Avevo giurato di vendicare il colonnello Devandel ed ho mantenuto la terribile promessa.
— E Minnehaha?
— Fuggì assieme a suo padre, Nube Rossa, il sakem dei Corvi.
«Sarebbe stato molto meglio che fosse caduta anch’essa, poichè oggi non risuonerebbe più nella prateria il sinistro nome della Scotennatrice ed io non correrei più alcun pericolo.
— Minnehaha è diventata la sakem di una frazione di Sioux e di Corvi, è vero?
— Sì, ed ha superato sua madre per valore, per audacia e soprattutto per crudeltà.
«Sette volontarî che erano sfuggiti al massacro della gola del Funerale, dopo quindici anni sono stati trovati da Minnehaha e scotennati colle sue proprie mani, dopo aver fatto subire a quei disgraziati le torture del palo.
«Ella pretende in tal modo di vendicare la fucilazione di suo fratellastro, l’Uccello della Notte, e la morte di sua madre.
«Oh!... Una volta o l’altra toccherà a noi, signor Turner, poichè di quel piccolo corpo di spedizione non sopravviviamo che noi tre.
«È vero, Harry? È vero, Giorgio?