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256 emilio salgari


Allora uno spettacolo terrificante s’offrì agli occhi degli scorridori, John giaceva al suolo semisvenuto, col cranio denudato, grondante di sangue.

In lontananza galoppava Minnehaha, fiancheggiata da Nube Rossa, tenendo alta la grigia capigliatura del suo nemico.

La figlia aveva vendicata la madre: ormai Yalla poteva entrare nelle praterie celesti del buon Manitou!...

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Due giorni dopo gli scorridori ed il tenente giungevano, miracolosamente salvi, al forte di Casper.

John era con loro, poichè il fortissimo uomo aveva sopportato l’orribile operazione senza lasciarvi la pelle. D’altronde non tutti gli scotennati muoiono, se non hanno ricevuto altre ferite. Fu subito portato nell’infermeria del fortino ed affidato alle cure del medico del piccolo presidio.

— Bah!... — disse il disgraziato, ai suoi amici che lo confortavano. — Mi metterò una parrucca e farò ancora una discreta figura.

Ma poi aggiunse:

— Fra me e Minnehaha vi è un conto da saldare. Preghi il suo Manitou che io non guarisca, perchè avrò la sua capigliatura e quella di Nube Rossa.

— E noi vi aiuteremo — avevano subito risposto Turner, Sandy Hook ed i due scorridori.

Solo lord Wylmore non aveva detto niente.

Anzi all’indomani lasciava il fortino in compagnia d’un cacciatore, per andare a cercare quei bisonti che giudicava indispensabili per guarirlo dal suo spleen!...



Fine