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la scotennatrice | 217 |
grande squarcio fra sè ed i suoi antichi guerrieri, quantunque per suo conto non avesse nulla da temere colla sua carica di sotto-sakem.
Tuonava spaventosamente in quel momento e grosse gocce cadevano scrosciando sulle rocce. I lampi invece non si mostravano che a lunghissimi intervalli e sempre accompagnati da raffiche violentissime, come se Giove ed Eolo si divertissero a scherzare insieme. I cavalli, sorretti dai pugni di ferro dei loro cavalieri, scendevano con estrema prudenza, tastando prima il terreno coi robusti zoccoli.
Si guidavano da loro poichè i loro padroni non ci vedevano affatto, tanto erano fitte le tenebre dentro il gran cañon.
Di quando in quando delle raffiche impetuose infilavano la gola, muggendo od ululando fra i cespugli che coprivano la discesa ed abbattendo sui cavalieri delle vere cortine di pioggia.
In quei momenti i cavalli si arrestavano titubanti, abbassando la testa, ma appena il ventaccio cessava di urlare e di investirli, riprendevano la pericolosa discesa, marciando a zig-zag.
I loro padroni, col corpo tutto gettato indietro, li sorreggevano sempre coll’abilità di consumati cavallerizzi.
Già metà discesa era stata passata, quando un grosso proiettile, un masso di certo, precipitò attraverso i cespugli, aprendo un gran solco.
— Gl’indiani!... — esclamò Sandy Hook. — Preghiamo il buon Manitou delle pelli-rosse ed il nostro buon Dio, che non lampeggi, o verremo tutti massacrati prima di guadare il torrente.
«Che orecchi ha quel mister John!... Non si era ingannato!
«Saldi i cavalli!... Stringete le ginocchia, camerati!... La nostra pelle, se non le nostre capigliature, corre un gran pericolo.
— Vedere voi bisonti? — chiese lord Wylmore.
— Molti — rispose il bandito. — Si abbeverano nel torrente.
— Io essere felice.
— Che un macigno ti spacchi la testa — mormorò Harry. — Toccasse almeno a te il secondo.
I cavalli avevano ripresa la discesa, quantunque fossero stati un po’ impressionati da quel bolide che aveva fracassati i cespugli a pochi metri di distanza.
Fortunatamente non lampeggiava, sicchè le pelli-rosse, che dovevano essersi fermate sull’orlo del cañon, non potevano scorgere i fuggiaschi.
Pochi istanti dopo un altro masso precipitava nel baratro con un rombo sinistro, un masso enorme di certo, ma anche passò molto lontano.
Un ultimo slancio ancora e finalmente i sei uomini giunsero sulla riva del torrente.
— Siamo salvi!... — esclamò Sandy Hook.
— Purchè si possa guadare — rispose John.
— I nostri cavalli lo attraverseranno; ne rispondo io.