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la scotennatrice 201


— Un uomo bianco... che sta per morire di fame.

Mister Turner?... M’ingannerei io.

— Sì, sono Turner.

— Sono morti i vostri compagni?

— Non ancora... Lavorano dietro di me per aprire il passo.

— Vedete la luce delle nostre torce?

— Sì... trapela fra i massi.

— Potete attendere qualche ora?

La risposta questa volta fu una bestemmia.

— Ditemelo — disse Sandy Hook.

— Bandito!... — rispose la voce. — Tu vieni ad assistere alla nostra agonia e per prenderci le nostre capigliature.

— No, mister Turner, questa volta vi siete ingannato. Sono venuto qui per salvarvi tutti.

— Non ti credo, furfante!... — urlò il campione degli uccisori d’uomini, il quale aveva ritrovata improvvisamente la sua voce tagliente come la lama d’una spada. — Tu vieni per scotennarci!...

— Vi do la mia parola d’onore... di bandito che sono tornato qui solamente per rendervi un buon servigio. Salvare un uomo, anzi quattro uomini, non è cosa che succeda tutti i giorni nella prateria.

— Canaglia!... Vuoi ancora deriderci!...

— Sergente, prendete la parola voi e persuadete mister Turner che noi siamo qui per strapparli da questa dannata miniera.

Il soldato stava per cominciare colla sua solita frase dell’asino, ma poi credette più opportuno, in quel momento, di lasciare da parte anche l’orecchio ed il raglio.

― Signor Turner — gridò, avvicinando la bocca ad una piccola apertura che forse comunicava direttamente coi prigionieri — vi assicuro che noi siamo tutti cow-boys arruolati dal generale Custer.

«Che diamine!... Non vi ricordate più del sergente Will? Dovete avermi veduto più volte al campo dell’Horse.

― Il sergente Will!... Mi pare di aver udito ancora questo nome disse Turner. — Se è vero che voi siete dei volontari della frontiera mandati qui dal generale, liberateci subito, perchè stiamo per morire di fame e di stanchezza.

— Una parola, prima, mister — disse Sandy Hook. — Che possa franare tutta questa massa di carbone, aprendo un foro abbastanza largo per permettervi d’uscire?

— Io non lo posso sapere, signor bandito, poichè la nostra lampada si è spenta da non so più quante ore, e l’oscurità che ci avvolge non ci permette di giudicare lo stato della frana.

— Non potreste guadagnare l’altra bocca della miniera?

— Ci sarebbe impossibile senza una torcia, e poi devono essere crollate altre gallerie.

— La nostra luce giunge fino a voi?