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la scotennatrice | 173 |
— Bruciamo!...
— Strappatevi le vesti di dosso.
Le casacche, quantunque di pelle di daino, avevano preso fuoco e minacciavano di arrostire i disgraziati.
Senza alzare la testa per non respirare il grisou che tendeva a sollevarsi, si tolsero di dosso le vesti, strappandole colle unghie brano a brano, non tenendo che gli alti stivali i quali, essendo di cuoio assai spesso, erano sfuggiti alla terribile fiammata.
Per cinque o sei minuti se ne stettero tranquilli, tenendo sempre la bocca contro il suolo, poi Harry si provò a respirare.
— È risalito — disse. — Non vi è alcun pericolo.
— Ma noi siamo cotti — disse Turner. — Pare che dei fornai abbiano preparato del pane e che stiano abbrustolendolo.
«Corpo d’una granata!... Bella vita quella dei minatori!...
— Ed io sono già bruciacchiato — disse Giorgio. — Se tardavo un po’, facevo la fine di quei poveri bisonti.
— Al diavolo le miniere!... — urlò John. — Io ne ho abbastanza!... Torniamo nella prateria!...
— Se potremo uscire — rispose Harry.
— Come!... Passeremo come è passato quell’uragano di fuoco. Se non è ritornato vuol dire che qualche buco lo ha trovato per andarsene a passeggiare sulla montagna.
— Purchè non abbia rovinato la galleria dietro di sè.
— Non ci vorrebbe altro!... Chiusi di dietro e chiusi dinanzi, non rimarrebbe che di sdraiarci su questi ammassi di carbone ed attendere pazientemente la morte.
— Che allegria!... — esclamò Turner.
Si era alzato, quando d’improvviso i suoi compagni lo videro spiccare un salto e poi lo udirono mandare un grido.
— Che cosa avete, mister? — chiese Harry.
— Qualche bestia qui!... — esclamarono i tre scorridori.
— E che denti acuti che aveva!... Deve avermi strappato anche un pezzo di mutande.
— Ah!... Scherzate — disse John. — Voi volete...
Non finì la frase poichè a sua volta spiccò un salto e lanciò una bestemmia.
Quasi nell’istesso tempo Giorgio si gettava violentemente da un lato.
Harry aveva abbassata subito la lanterna.
— Scappate!... — urlò subito. — Gambe!... Gambe!... Migliaia di topi si rovesciano su di noi.
— E che? — gridò John, impadronendosi d’una traversa di legno strappata alle impalcature. — Noi scappare dinanzi a dei topi? Non sono già degli orsi grigi per far correre quattro uomini!...
— Parrebbe anche a me — disse Turner, il quale si era pure armato d’un grosso pezzo di legno.