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la scotennatrice 165

John, digrignando i denti come un giaguaro. — Prega il tuo Manitou che non mi faccia uscire vivo di qui, perchè ti darò una caccia spietata, che non cesserà se non quando avrò la tua capigliatura.

Con uno sforzo supremo attaccarono il terzo strato di adobes.

Lavoravano ormai allo scuro poichè i cenci erano finiti, le pelli di bisonte avevano dovuto spegnerle per l’orribile puzza che tramandavano e pel fumo asfissiante che sprigionavano.

Giorgio, che era il meno robusto di tutti, dopo mezz’ora aveva dovuto ritirarsi e si era lasciato cadere al suolo, quasi soffocato dai miasmi.

Anche Turner accennava a cedere, e di quando in quando si fermava per tentare di riempire i suoi polmoni di un’aria un po’ respirabile.

John e Harry, invasati da un vero furore, continuavano soli a battere e ribattere, fracassando una ad una le adobes.

Ad un tratto un gran grido sfuggì all’indian-agent.

La parete aveva ceduto, diroccando, con gran fracasso, dall’altra parte.

— Il passaggio è aperto!... — urlò.

Dovette però ritirarsi subito indietro e respingere Harry, poichè una folata di vento caldissimo, più soffocante di quello che spira nei deserti del Colorado e dell’Arizona, lo investì, mozzandogli il respiro.

Giorgio e Turner, udendo quel grido, con uno sforzo supremo si erano alzati.

Anche essi credettero, per un momento, di sentirsi essicare i polmoni, ma poco dopo quell’onda di calore cessò, anzi precipitandosi attraverso la galleria ebbe per risultato di ricacciare violentemente il fumo che la ingombrava attraverso il piccolo foro insieme ai miasmi esalanti dagli otto cadaveri.

— È crollato il bastione? — chiese finalmente Turner, con voce quasi spenta.

— Sì, camerata — rispose John, agitando pazzamente le braccia.

— E questa corrente d’aria calda?

— È sfuggita attraverso l’apertura.

— Allora la miniera brucia ancora.

— Che ne so io?

— Che cosa dite voi, Harry, che siete stato minatore?

— Che è possibile, mister Turner, che il fuoco covi ancora dentro qualche galleria e che io sono ben deciso a scendere nella miniera piuttosto che sopportare ancora l’orrendo lezzo che tramandano quei cadaveri. Quanta torcia vi rimane?

— Appena per cinque minuti e bruciandomi le dita.

— È ben poco e tuttavia ci conviene rischiare il tutto per il tutto.

— Passiamo?

— Lasciate che mi avanzi io pel primo — disse John.

— No, tocca a me — disse Harry. — Ho ancora l’occhio dei minatori.