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144 emilio salgari


— Lo saremo domani.

— In ventiquattro ore può succedere una inondazione ed annegarci tutti; può avvenire una formidabile scossa di terremoto; possono cadere mille fulmini e cento altre cose ancora.

— E giungere anche il generale, è vero, mister? — disse Giorgio, un po’ ironicamente.

— Anche questo può succedere, camerata.

In quel momento un lembo della tenda fu alzato e Sandy Hook comparve, seguito da due indiani che portavano due panieri contenenti un magnifico tioer manghe cucinato in bianco, un bel pesce che non pesa mai meno d’una quindicina di libbre e vale le nostre trote, un vaso pieno di nolchasky ossia d’un intruglio formato d’uova di storione condite con lamponi selvaggi, cibo prediletto delle pelli-rosse, ed un po’ di honcyniè, ossia di polenta di granturco mescolata con grasso d’orso.

Il bandito da parte sua vi aveva aggiunto una bottiglia di quel famoso wisky a base di vetriolo, che gli ingordi trafficanti della prateria sogliono vendere agl’indiani per distruggere al più presto la loro razza.

Gentlemen — disse Sandy, cercando di mostrarsi gentile. ― Minnehaha vi manda la colazione affinchè siate più forti dinanzi al Consiglio che dovrà giudicarvi. Questo è tutto il meglio che abbiamo.

— Molto cortese la sakem — rispose Turner, con accento beffardo. — Dopo tutto ha ragione: l’uomo indebolito dalle privazioni resiste meno alle torture.

— Che cosa ne sapete voi, gentlemen? Il Consiglio non vi ha ancora giudicato.

— Uhm!... Sappiamo come finiscono questi famosi consigli: non sono che delle farse che finiscono, disgraziatamente, tragicamente quando si tratta di giudicare delle pelli bianche.

«Volete scherzare, mister Sandy Hook?

Il bandito per tutta risposta girò sui talloni e se ne andò in fretta, accompagnato dai due guerrieri i quali avevano deposte le ceste.

— Furfante!... — gli gridò dietro Harry.

Sandy Hook non si degnò di raccogliere l’offesa, troppo leggera per la sua epidermide di caimano.

— Amici — disse Turner — giacchè la gentilissima sakem si è preso il disturbo di mandarci questa colazione, nostro dovere è di far onore al regalo.

Altri quattro indiani entrarono in quell’istesso momento e slegarono loro le braccia perchè potessero mangiare, legando invece loro, e ben strettamente, le gambe.

— Come sono gentili questi uomini di terracotta — disse Turner. ― Ah!... Quella sakem è veramente piena di attenzioni verso di noi.

«Che sia innamorata di qualcuno dei suoi prigionieri? Mi viene un dubbio.

― Quale? — chiesero ad una voce i tre scorridori.