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142 | emilio salgari |
Gli occhi ardenti di Minnehaha si fissarono su Harry e su Giorgio ed un lampo crudele li illuminò.
— Quei due — disse, puntando prima sull’uno e poi sull’altro la destra — mi ricordano la notte tragica della gola del Funerale.
«L’Uccello della Notte, mio fratello, figlio di mia madre e dell’esecrabile uomo bianco, non è stato ancora completamente vendicato.
«Sedici erano sfuggiti alla strage e quattordici sono le capigliature che io tengo nel mio wigwam. Avrò anche le due ultime che mancano alla mia collezione.
— Mister Turner — disse Harry — avevate ragione di diffidare di queste canaglie. Dopo la capigliatura di John avrebbero prese anche le nostre.
Il campione degli uccisori d’uomini si limitò a fare un gesto affermativo.
— Non vi era altro da attendersi — disse Giorgio, il quale non appariva affatto commosso, come del resto non lo era suo fratello.
Abituati a tutte le crudeltà, a tutte le terribili vicende, alle quali vanno soggetti gli scorridori che cacciano e combattono sulle frontiere indiane, da lungo tempo sapevano che un giorno o l’altro avrebbero finito col lasciare la loro capigliatura nelle mani delle pelli-rosse. Una cosa solo forse li impressionava irresistibilmente: gli orrendi martirî del palo della tortura.
Minnehaha, dopo d’aver dato un altro sguardo ai prigionieri, fermò la sua attenzione su Turner.
Stava per interpellarlo quando un uomo bianco, semi-nudo, che aveva sul petto dei disegni neri e rossi che volevano rassomigliare ad un bersaglio, si precipitò fuori dal wigwam agitando furiosamente le braccia.
— Ecco mie canaglie!... — urlò. — Io vi avere finalmente trovati!... Birbanti!... Voi rendermi mie sterline!... Io non avere ucciso molti bisonti!...
Era lord Wylmore.
— Ah!... Anche voi vi mettete contro di noi!... — gridò John, furibondo. — Un bandito ed un lord alleati delle pelli-rosse, e tutti e due siete delle pelli bianche!...
— Voi essere birbanti tutti!... Tutti!... — urlò l’inglese.
— Anch’io, milord? — chiese ironicamente Turner.
Lord Wylmore gettò uno sguardo sul campione degli uccisori d’uomini, uno sguardo pieno di disprezzo, poi disse:
— Io non conoscere voi. Essere probabilmente anche voi poco di buono. Tutti birbanti nella prateria.
— Allora, milord, ho l’onore di presentare nella mia persona l’ex-sceriffo di Gold City, ed ho pure l’onore di dirvi, nella mia qualità di magistrato, che questi uomini sono i più leali scorridori della grande prateria americana.