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la scotennatrice 125


— In ritirata!... È impossibile resistere!... Chi vuole morire rimanga!...

Avanzando carponi raggiunse la scala e si rifugiò nella stanza superiore, aprendo il fuoco attraverso la feritoia.

I tre scorridori di prateria credettero opportuno d’imitarlo.

Ritirarono la scala, chiusero la botola e ricominciarono a sparare gettando a terra non pochi avversarî.

Per alcuni minuti gl’indiani tennero valorosamente il campo tentando di raggiungere il covo del grizzly per gettarvi dentro i fasci di legna, poi diedero di volta mettendosi in salvo dietro i colossali tronchi dei big-trees.

Avevano lasciati sette guerrieri sul terreno e dovevano aver avuto anche non pochi feriti.

La vittoria degli assediati era stata completa, ma fino a quando sarebbe durata? Il blocco non era stato affatto spezzato e le forze avversarie erano ancora troppo rilevanti per tentare una sortita.

― È uno spreco di munizioni inutile — disse Turner, il quale appariva tutt’altro che lieto di quel successo.

— A furia di contrattacchi li finiremo — rispose Giorgio.

— Uhm!... Che speranze rosee!

— Dieci sono già andati a trovare il buon Manitou.

— E gli altri quaranta o cinquanta ci affameranno e poi ci arrostiranno.

«Se non giungono i volontari di Custer noi andremo a fare visita al Padre Eterno, invece che a Manitou, il che, in fondo, sarà la stessa cosa.

«Che dite voi, John?

— Io dico, signor Turner, che questo affare minaccia d’incamminarsi molto male per noi.

― Questo lo sapevo anche prima che me lo diceste voi.

— Che cosa proponete, mister? — chiese Harry.

— Per ora vi proporrei di fare colazione, visto che gl’indiani ci accordano un momento di tregua.

«Dopo tutto anche noi abbiamo il diritto di pensare al nostro stomaco.

«Voi, Giorgio, che abbiamo nominato grande cuoco della spedizione, che cosa avete da offrirci?

Pinon crudi, gallette ammuffite da non so quanti anni e che perfino le pelli-rosse sdegnerebbero, e dei gambi di cactus per dissetarvi — rispose lo scorridore.

— Ecco un cuoco che non prenderò mai ai miei servigi — brontolò il campione degli uccisori d’uomini. — Anche le scimmie saprebbero fare altrettanto!...