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122 | emilio salgari |
ci obbligano a rimanere chiusi dentro questo colosso come se fossimo delle mummie.
— Nessuno v’impedisce di fare una passeggiata nella foresta.
— La farò il più tardi possibile, quando udrò echeggiare le trombe dei volontari della frontiera.
«Ebbene, John, che cosa succede?
— Gl’indiani si sono ritirati per radunarsi a gran consiglio — rispose l’indian-agent. — Sapete che amano i consigli quei mal biscottati.
— Per loro il tempo non è moneta. Non sono yankees.
— È proprio così, Turner.
— Che cosa salterà fuori da quella radunata?
— Un piano di guerra che ci farà sudare.
— Dovremmo farne uno anche noi — disse Harry, scherzando. — Non abbiamo il nostro generale di Stato Maggiore?
— Lo hanno messo in pensione — disse Giorgio.
— Da un’ora — rispose Turner, con aria grave. — Che cosa volevate che facesse quel povero diavolo senza un’armata?
— Ben detto, mister Turner — disse Harry. — Se però...
Una serie di detonazioni gli impedì di proseguire.
I quattro avventurieri si precipitarono sulle loro armi e corsero alle feritoie.
Gl’indiani avevano terminato il gran consiglio e s’avanzavano dispersi alla bersagliera, sparando furiosamente.
Ciò che spaventò non poco gli assediati fu la vista di parecchi guerrieri carichi di grossi fastelli di legno.
— Corpo d’un cannone!... — esclamò Turner. — Quello che temevo sta per succedere.
— Vengono ad arrostirci — disse l’indian-agent.
— Signori miei, se riescono a conquistare il covo del grizzly, noi cuoceremo come le pagnotte dentro il forno.
«Scendiamo e tentiamo una disperata resistenza.
— Ah!... Se potessi scorgere solamente un lembo del mantello di Minnehaha!... — urlò l’indian-agent, il quale aveva già passata la canna del suo rifle attraverso la feritoia.
— La nostra antica monella non è così sciocca da esporsi ai nostri colpi — disse Harry. — Sa bene che le nostre carabine sbagliano di rado.
— E anche il vecchio Nube Rossa — aggiunse Giorgio. — È un bel po’ che lo spio per potergli piantare una palla in mezzo alla fronte, ma il volpone si tiene ostinatamente sempre nascosto dietro i big-trees.
— C’è Cranio Sanguinoso. Pare che non abbia paura dei nostri fucili — disse John.
— E quel merlo d’inglese? — notò Turner. — Segue i guerrieri come se fosse impaziente di assistere alla nostra cattura o alla nostra morte.
«Un bell’originale quel milord.