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120 | emilio salgari |
― Toh!... — esclamò John, calmandosi improvvisamente. — Voi forse potete avere ragione.
― Non intendo con ciò d’impedirvi di fucilare per bene quei vermi rossi.
«Se potessimo decimarli, sarebbe già un bel vantaggio.
In quel momento un altro colpo di rifle rimbombò al di fuori, ed un’altra palla entrò nel rifugio, dalla parte opposta.
Anche la seconda feritoia che guardava verso ponente, quantunque abilmente dissimulata, era stata scoperta, e gl’indiani si preparavano a prendere gli assediati fra due fuochi, quantunque con poche probabilità di successo.
— Dobbiamo rispondere, signor Turner? — chiese Harry. — Ormai già sanno che noi siamo qui.
— Giacchè la polvere abbonda, consumatene pure — rispose il campione degli uccisori d’uomini. — Non possiamo rimanere qui colle braccia incrociate ad aspettare che entrino col coltello da scotennare in pugno.
«Io difendo la botola e farò fuoco su tutti quelli che cercheranno di entrare nella tana del grizzly; voi, John, mi aiuterete sparando attraverso la feritoia che si potrebbe anche allargare con qualche colpo di scure, giacchè qui ve ne sono.
«Harry e Giorgio s’incarichino dell’altra, quantunque un attacco alle nostre spalle non sia possibile per il momento.
— Ecco pronto il nostro piano di guerra — disse Harry. — Proclameremo il signor Turner generale di Stato Maggiore.
— Dopo la vittoria però — rispose il campione degli uccisori d’uomini, ridendo. — E siccome io dubito molto di poter debellare il nemico, così fin d’ora rinuncio all’onorifico grado.
«Miei soldati: ognuno al posto di combattimento.
«La battaglia è cominciata!...
Ed era cominciata davvero. Gl’indiani si erano radunati in buon numero attorno al big-tree ed avevano cominciato un fuoco d’inferno mirando le due feritoie.
I proiettili grandinavano siffattamente che John ed i due scorridori non poterono occupare i posti loro assegnati.
Non tutti entravano, tuttavia parecchi attraversavano la stanza terminando tutti contro la vòlta entro la quale si piantavano profondamente, non essendo il legname di quei colossali pini molto resistente.
Turner invece aveva potuto prendere, senza correre pericolo alcuno, il suo posto di combattimento, non avendo più osato gl’indiani di occupare la tana del grizzly.
Si era sdraiato presso la botola interamente spalancata, portando con sè anche due dei quattro archibugi abbandonati dai misteriosi abitatori di quella singolare fortezza, ed aveva, a sua volta, cominciato a sparare mandando le palle attraverso la porta.