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110 | emilio salgari |
— Povero portiere — disse Turner. — Se non ha un buon rifle o una Colt a sua disposizione, finirà per farsi assassinare dai merli rossi.
— Dai Corvi — corresse Giorgio.
— Fa lo stesso.
I quattro indiani erano diventati, da un momento all’altro, otto.
Attirati da quei colpi di fuoco, i guerrieri accorrevano, credendo che si fosse impegnata una vera battaglia coi fuggiaschi.
— Crescono come le formiche — disse Harry. — Fra poco saranno venti, trenta, forse di più.
«Il nostro valoroso portiere ha i suoi minuti contati.
Il vecchio Jonathan od Eufraim, come lo chiamano gli yankees, non pareva però affatto disposto ad andarsene all’altro mondo troppo facilmente e ad offrire ai suoi vincitori i suoi deliziosi prosciutti.
Come abbiamo detto, si era ritirato dentro il big-tree, ed aspettava risolutamente l’attacco finale, ritto sulle zampe deretane.
Era tanto alto che la sua testa toccava quasi la vòlta.
Le pelli-rosse continuavano a farsi innanzi, sparando dentro il rifugio. Seguivano sempre le tracce dei fuggiaschi ed erano risoluti a non perderle.
Qualche proiettile colpiva il grizzly, ma si sa che quegli enormi animali ne possono sopportare anche dodici, poichè lo strato di grasso che li imbottisce serve eccellentemente da corazza ad una certa distanza.
— Sapete, John, che io sono commosso — disse ad un certo momento Turner, il quale tormentava nervosamente il grilletto del suo rifle. — Che volete? L’assassinio del nostro bravo portiere mi irrita in modo straordinario.
— Lasciate che l’accoppino — rispose l’indian-agent, che non era mai stato tenero pei plantigradi. — Sarà un nemico di meno.
— In questo momento però ci difende.
— Ah, bah!... Difende il suo grasso ed i suoi prosciutti!...
— Non conoscono la riconoscenza questi scorridori di prateria.
— Andate a gettarvi dinanzi ai suoi denti e alle sue unghie e poi vedremo se saprà distinguere i suoi inquilini da quelli che vogliono cacciarlo dal suo posto.
«Volete provarvi?
— Francamente no, camerata.
— Ed allora lasciate che lo imbottiscano di piombo.
— E poi?
— Diventeremo noi i portieri.
— Che pessima professione, specialmente in questo momento.
— Non vi dico che possa essere o diventare allegra.
Un altro colpo di fucile fece rintronare in quel momento l’interno del big-tree.
Gl’indiani erano giunti a soli cento passi dalla tana e si preparavano ad affrontare coraggiosamente il terribile plantigrado.