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la scotennatrice 103


— È lui che scende!... — esclamò. — Non mi ero ingannato quando guardavo in aria.

«Il mio istinto di vecchio cacciatore è sempre eccellente, malgrado gli anni che mi pesano sul groppone.

— Ma di chi parlate, John? — chiese Harry.

— Del vecchio Jonathan.

— Del grizzly? — chiese Turner.

— È lui che scende dall’albero.

— Toh!... E si affermava che l’orso, diventato adulto, non poteva più arrampicarsi sugli alberi.

— Baie, signor Turner. Anche se sono grossi salgono benissimo per fare delle scorpacciate di pinon.

«Io ne ho ucciso uno che si trovava su un ramo alto una sessantina di metri dal suolo.

«Il briccone ha fatto la sua colazione ed ora scende per fare una buona dormita nel suo palazzo.

— Che troverà chiuso ermeticamente — disse Giorgio. — Non sarà troppo contento il vecchio brontolone.

— Si romperà le unghie inutilmente — aggiunse Harry.

— E ci lascerà, spero, i suoi prosciutti — disse John.

Si era avvicinato ad una delle feritoie ed aveva lanciato uno sguardo al di fuori.

L’apertura si trovava proprio sopra alla porta, a sei o sette metri dal suolo, era quindi facile scoprire l’animale ed anche fucilarlo senza correre nessun pericolo, nel caso che avesse voluto forzare la sua comoda tana.

— Lo vedi? — chiese Harry.

— Non ancora — rispose l’indian-agent — Si vede che scende con precauzione.

«È probabile che ci abbia veduti o fiutati.

— Cerchiamo di abbatterlo, camerata. Sarà una preziosissima riserva per noi se gl’indiani verranno ad assediarci.

— E le pelli-rosse, allarmate dai nostri colpi di fuoco, verranno qui.

— Va’ a prenderlo allora col tuo bowie-knife.

— Non mi sento capace di tanto. Eccolo!... Corpo d’un bisonte!... Che bella bestia!... Sotto il suo pelo vi sono almeno quattrocento chilogrammi di carne.

— E che prosciutti avrà!... — esclamò Giorgie. — Mi pare di assaggiarli di già!...

Tutti si erano precipitati verso la feritoia, la quale essendo tagliata in senso orizzontale invece che verticale, poteva permettere a parecchi occhi di vedere.

Un orso di dimensioni enormi, poichè era lungo più di due metri e mezzo, dal pelame foltissimo ed arruffato, d’una tinta bigio-nerastra, si era arrestato dinanzi alla porta della camera inferiore, mandando dei