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la scotennatrice 101


— Che i misteriosi individui che hanno scavato questa abitazione nel tronco di questo gigante, non l’abbiano fabbricata per un puro capriccio.

«Non vedete come le estremità superiori sono incastrate entro quella larga fessura?

— E così? — domandò l’indian-agent.

— Che sopra questa camera ne abbiano scavata un’altra?

— Possibile!...

— E perchè no?

— Si potrebbe vedere ― disse Harry.

— Volete provarvi a salire?

— Subito, signor Turner.

Lo scorridore depose il rifle, balzò sui pioli e si spinse in alto, urtando il capo contro la vòlta.

Tosto un grido di stupore gli sfuggì, mentre una pioggia di polvere legnosa si rovesciava addosso a lui ed ai suoi compagni che stavano osservandolo, costringendoli a balzare indietro per non correre il pericolo di venire accecati.

La vòlta, in quel luogo, aveva ceduto, ed una specie di botola, abilmente dissimulata da quella fenditura, si era sollevata sotto il colpo di testa dello scorridore.

— Ve lo avevo detto io!... — esclamò Turner, con voce trionfante — che a qualche cosa questa scala doveva aver servito!

— Che vi sia una vera casa a più piani dentro questo colosso? — si chiese l’indian-agent. — Sarebbe curiosa!...

Mister Harry, alzate la botola!... — comandò il campione degli uccisori d’uomini. — Noi vi seguiamo.

Lo scorridore alzò le braccia e spinse con grande impeto.

Un quadro di legno, largo e lungo un buon mezzo metro, si spostò nuovamente e ricadde, con cupo fragore, sopra la vòlta, lasciando libero il passaggio.

— Saltate dentro, mister Harry — disse Turner.

Lo scorridore aveva già attraversata l’apertura e s’era subito trovato in una seconda stanza, meno vasta della prima e scavata più rozzamente, la quale riceveva l’aria e la luce da due piccole feritoie aperte attraverso la spessa corteccia del big-tree.

Intorno, disposti con un certo ordine, vi erano dei vecchi cofani ormai molto tarlati ed appesi a dei chiodi, conficcati nelle pareti legnose, quattro vecchi archibugi, una scure molto arrugginita e diversi corni di bisonte contenenti probabilmente della polvere.

Turner, John e Giorgio avevano subito raggiunto lo scorridore e non erano rimasti meno sorpresi per quella inaspettata scoperta che poteva diventare per loro preziosissima in caso d’un assalto da parte degli indiani.