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XXXIX.
Basta... Dunque laggiù finiva male.
Quelli je seguitaveno a da’ sotto,
Seguitorno le lite, è naturale!,
Cominciava a volà’ quarche cazzotto.
Poi le cose arivorno a un punto tale,
Che lesto e presto fecero un complotto:
— Eh, quì, prima che schioppa er temporale,
Quì, dice, è mejo assai de fa’ fagotto! —
Defatti, senza tanti comprimenti,
S’agguantorno più roba che poteveno,
La caricorno su li bastimenti,
Spalancorno le vele in faccia ar vento...
Ormai tanto la strada la sapeveno,
E ritornorno a casa in d’un momento.
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