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XXXI.
E figurete allora tutti quelli!
Ner védeli accusì senza malizia,
Je cominciorno a di’: — Famo amicizia...
Viva la libertà!... Semo fratelli!
E intanto l’antri su li navicelli,
Ch’aveveno saputo la notizia,
Capirno che la cosa era propizia,
Sbarcorno tutti giù da li vascelli.
E quelli je sbatteveno le mano...
E quell’antri, lo sai come succede?,
Je daveno la guazza, e a mano a mano
Che veddero che quelli ci abboccaveno,
Ch’agiveno co’ tutta bona fede,
Figurete si come li trattaveno!
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