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quella quantità e in quell’ora, che l’Abbate giudicherà competente. Né coloro che lo incontrano, lo benedicano; né il cibo che gli vien dato sia benedetto.


Di coloro che senza il comandamento dell’Abbate si uniscono agli scommunicati.

CAP. 26.°


Se qualche fratello presumerà, senza il comandamento dell’Abbate, di unirsi in qualsiasi modo a un confratello scommunicato, o parli con lui, gli dia una commissione, cada lui nella stessa pena di scommunica.


Come debba essere sollecito l’Abbate circa gli scommunicati.

CAP. 27.°


Con ogni sollecitudine prenda cura l’Abbate dei fratelli delinquenti; perchè del medico non ha bisogno chi è