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32 LA REGOLA

che si discende coll’esaltarsi, si sale su coll’umiliarsi. La stessa scala poi innalzata, è la nostra vita al mondo, la quale per chi si umilia nel cuore il Signore gliela indirizza al cielo. I lati di questa scala però diciamo essere il corpo e l’anima nostra, e in quei lati la vocazione divina appoggiò diversi gradi di umiltà o di disciplina, che noi dobbiamo salire.

Il primo grado di umiltà pertanto è, che mettendosi sempre innanzi agli occhi il timore di Dio, si fugga del tutto l’ignavia. Il discepolo ognora si dee ricordare di tutto ciò che comanda Iddio, qualmente coloro che lo disprezzano, piombano per il peccato nell’inferno; e sempre rivolgere per la mente la vita eterna, che è preparata a coloro che lo temono. E guardandosi in ogn’istante dai peccati e dai vizii, sia pronto a soffocare i desiderii e i movimenti dei pensieri, della lingua, degli occhi, delle mani, dei piedi, del proprio volere, e molto più della carne.