seconda delle circostanze, accoppiando
al terrore l’allettamento, dia a
divedere il rigido affetto del maestro, e
il pietoso cuore del padre; vale a
dire, ch’ei deve più duramente
riprendere gl’inquieti e
gl’ndisciplinati, supplicare poi gli obbedienti,
i mansueti e i pazienti, affinchè
progrediscano in meglio. Lo ammoniamo
infine a sgridare e riprendere i
negligenti e non curanti. Né dissimuli
i difetti di coloro che falliscono, ma
subito come si vedono incominciare
a nascere, nella radice, com’é
necessario, li tronchi; memore del caso
di Eli, Sacerdote di Silo. Le menti
più composte e ragionevoli le
riprenda con le parole nella prima o
seconda ammonizione; ma i malvagi e
duri di cuore e superbi e
disobbedienti anche sul primo incominciare
del peccato li raffreni con battiture
e castighi corporali, sapendo che sta
scritto: Lo stolto non si corregge per
le parole. — E altrove: Batti il tuo