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188 | la regola |
la mia letizia, la quiete e tranquillità mia, la mia pace, la mia soavità, il mio odore, la mia dolcezza, il mio cibo, il mio ristoro, il mio ricovero, il mio ajuto, la mia sapienza, la mia eredità, il mio dominio, il mio tesoro, nel quale fissa e ferma e saldamente radicata io abbia la mente e il cuore: Così sia.
Or io ti ringrazio, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Dio eterno, di aver saziato me peccatore, indegno tuo servo, e non pei meriti miei, ma per sola virtù della tua pietà, col prezioso Corpo e Sangue del Figlio tuo e Signor nostro Gesù Cristo. E ti prego che questa santa Comunione non mi venga imputata a colpa, ma valgami siccome salutare mediatrice di perdono, e mi sia armatura di fede e scudo di buona volontà. I miei vizj sieno per esse distrutti; le fiamme della concupiscenza e della libidine spente; la carità e la pazienza, l’umiltà e l’ubbidienza, e tutte l’altre