fatto peccando, e che ne hai
perduto. — Sospira e dubita (com’è detto
nel quarto libro dell’Imitazione di Cristo) di essere ancora così carnale
e mondano, tanto poco mortificato
nelle passioni, tanto inchinevole agli
stimoli della concupiscenza; sì mal
custodito ne’ sensi esterni, sì sovente
smarrito in molte vane fantasie; sì
vago delle cose esteriori, sì negligente
delle interiori; tanto facile al riso ed
alla dissipazione, tanto duro al pianto
ed alla compunzione; tanto pronto ai
rilassamenti e ai commodi del corpo,
tanto mal disposto al rigore ed al
fervore; sì curioso a sentir novellare
e a rimirare cose aggredevoli, sì lento
ad abbracciare le cose umili ed abjette,
sì cupido di posseder molto, sì parco
nel donare, sì tenace a mettere in
serbo; sì sciolto nel parlare, sì
incontinente nel tacere; tanto scomposto
ne’ modi, tanto petulante negli atti;
tanto ghiotto nel mangiare, tanto
sordo alla parola di Dio; tanto
solle-