le cose offerte: la qual cerimonia
vien messa in burla dagli eretici come
superstizione! Ma dovrebbero
ricordarsi quanto era ordinario e frequente
un tal segno nella più remota
antichità; mentre è naturalissima cosa
rappresentare frequentemente Gesù
Cristo Crocifisso in un’azione che è il
memoriale di sua dolorosa morte, e
in cui Egli dà a noi sé stesso per
rinnovare continuamente il suo sacrifizio.
Ma eccoci al momento della
consacrazione. Quanto è giunto il sacerdote
al punto di consacrare, di cangiare
cioè il pane e il vino nel Corpo e
Sangue di Gesù Cristo, egli cessa di
parlare da uomo. Rivestito della possanza
di Gesù Cristo, ne prende le parole, e
non è più lui che parla, ma Gesù
Cristo stesso che parla per di lui bocca.
Né possiamo dubitarne, basati sul
precetto formale di Cristo medesimo, il
quale disse: fate questo; cioè la cosa
che Egli fece. Dopo le parole della
consacrazione non v’ha più né pane