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156 | la regola |
propagata questa Fede, perchè è in tali feste che il popolo fedele, ripieno del medesimo spirito, deve rinnovare in faccia ai santi altari la professione d’una medesima fede, e l’adorazione di tutti i nostri misteri.
Tale è la preparazione al Sacrifizio, o, com’era chiamata anticamente, la Messa de’ Catecumeni, alla quale era loro permesso d’esser presenti, prima che avessero ricevuto il Battesimo. Quando il fedele è così preparato, allora segue l’Offertorio, la Consacrazione, e la Comunione.
L’Offertorio consiste nelle oblazioni che fa il Sacerdote a Dio, pregando che si degni accettarle in favore dei popolo, che a lui si unisce in quell’offerta: e dopo l’oblazione e la benedizione dei doni, il Sacerdote si lava le mani, con che esprime il rispetto per i divini misteri che è per toccare, e la purità interiore con la quale bisogna accostarsi al Santo dei santi. Recita egli un salmo convenente a