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di s. benedetto | 151 |
al di fuori per la segregazione del luogo e per la veste di penitenza.
Sapposte tali verità, il peccatore penitente, prima di presentarsi al Sacrifizio della Messa, dovrà purificarsi avanti al Signore per mezzo del sacrifizio di un cuore contrito ed umiliato: si laverà nelle sue lacrime, rinunzierà di tutto cuore al peccato, ed userà con un santo e salutare timore dell’indulgenza che ora la Chiesa gli accorda, di assistere al sacrifizio del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo, l’alleanza del quale ei profanò col peccare. E rivestendo le disposizioni del pubblicano evangelico, il quale, penetrato da’ sentimenti di una sincera umiltà, stavasi nel fondo del Tempio, né ardiva di alzar gli occhi dal cielo, e percuotendosi il petto, prorompeva in queste umili parole: Signore, sii propizio a me peccatore. — E così il peccatore penitente, immerse nella considerazione salutare delle proprie miserie, dovrebbe starsi non