cristiana hanno esse pure la virtù di
impetrare ogni sorta di grazia; ma il
sacrifizio ha questa virtù di per sé
stesso e per la vittima offerta; mentre
quelle non l’hanno che dalle buone
disposizioni dei fedeli che le
praticano. Sebbene però bisogna al tempo
stesso confessare che anche nel
Sacrifizio la virtù impetratoria e
propiziatoria, infinita in sé stessa, è limitata
nell’effetto e nell’applicazione; mentre
non dipende così dalla quantità
dell’obblazione, che non si misuri molto
ancora sulla disposizione di chi l’offre
e di quello per cui si offre, o almeno
sempre secondo il disegno e
beneplacito di Dio, che conosce i bisogni e le
disposizioni di tutti: e questo deve far
riflettere alla ricchezza inestimabile
delle grazie che otterrebbe nella
Santa Messa quegli che sapesse
proporzionare in qualche modo con il
fervore la quantità e qualità sempre
limitata dell’affetto alla quantità e
qualità essenzialmente infinita
dell’offerta.