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Sacerdote, a lode e gloria di Dio, ad ottenere la contrizione del cuore, il perdono de’ peccati commessi, e la remissione della pena dovuta per essi alla divina Giustizia; a rendimento di grazie per gl’innumerevoli benefizi di natura e di grazia ricevuti da Dio; per impetrare le sue misericordie, la sua grazia trionfatrice, e il soccorso nelle proprie miserie spirituali e temporali, pubbliche, e private: e finalmente in suffragio delle anime del Purgatorio.

Il Sacrifizio della Croce, rinnovato sui nostri altari, manda al Trono di Dio l’adorazione più degna e più eccellente del divin culto, l’adorazione e l’omaggio più glorioso che possa salire dalla terra al cielo; perocché porta con sé nel cospetto dell’Onnipotente la riconoscenza e l’attestato solenne della sovranità sopra tutte le creature rappresentate e annichilate in qualche modo dinanzi all’impero di Dio nella gran vittima che si è im-