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142 la regola

Nel divino Sacrifizio della Messa adunque si contiene, e senza spargimento di sangue si sacrifica sui nostri altari, sotto le specie del pane e del vino, lo stesso Gesù Cristo, il quale sul Calvario offri se stesso con effusione di sangue all’eterno Padre sull’altare della Croce, come vittima di espiazione per i peccati nostri e per i peccati di tutto il mondo. E sebbene il principale Sacerdote offerente nel Sacrifizio della Messa sia Gesù Cristo nostro Salvatore, nondimeno la Chiesa Cattolica, cioè tutti i fedeli cattolici, come suo corpo mistico, e in particolar modo i circostanti, i quali con fede e divozione, con timore e riverenza assistono alla Santa Messa, offeriscono ancor essi questo Sacrifizio per le mani del Sacerdote ministro di Cristo.

Perciò ogni fedele che assiste alla Messa, affine di ottenere il frutto e gli effetti di essa, deve formare la propria intenzione di offerire anch’esso questo Sacrifizio pel ministero del