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130 | la regola |
Che i fratelli debbano obbedirsi l’un l’altro.
CAP. 71.°
Il bene dell’obbedienza non solo è
da prestarsi all’Abbate, ma anche i
Fratelli si prestino eguale obbedienza
tra di loro; certi, che per questa
strada dell’obbedienza andranno a
Dio. Premesso dunque il comando
dell’Abbate e dei Prepositi da lui
stabiliti (al qual comando non
permettiamo che si antepongano i comandi
de’ privati); quanto al
rimanente, tutti i più giovani obbediscano
ai più anziani di loro, con ogni carità
e premura. E trovandosi qualcuno
litigioso, sia corretto.
Se poi un Fratello, per cagione piccola che sia, vien punito dall’Abbate o da qualsivoglia suo Superiore, come che fosse; ovvero si accorgerà per poco che l’animo di un suo Superiore è adirato o anche leggermente commosso contro di lui, subito senza