che permetta si alimentino i vizii, ma
li tronchi con prudenza e carità, come
meglio vedrà convenire a ciascuno,
secondo quello che già innanzi fu
detto; e si studii più di essere amato,
che temuto. Egli non sia turbolento e
impaziente; non troppo esigente e
caparbio; non sia geloso e troppo
sospettoso, perocché non avrebbe mai
pace. Nei suoi stessi comandi sia
previdente e misurato o che si tratti delle
cose di Dio o del mondo. Le cose
ch’egli ingiunge, le discerna e le
moderi, ripensando alla discrezione del
santo Giacobbe, che diceva: Se io farò
troppo affaticare nel cammino le mie
greggi, moriranno tutte in un
giorno. — Prendendo pertanto questi ed
altri esempi di ogni virtù, temperi
tutto così, che i vigorosi credano di
poter fare anche dippiù, e i deboli non
si traggano indietro. E sopra tutto
osservi in ogni cosa la presente
Regola: affinchè dopo che avrà bene
amministrato, ascolti dal Signore