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— Che chiesa è questa? — chiese Ghisparru, curvando il suo testone dai capelli grigi arruffati. E stette a guardar bene attraverso i due portoni in fila, spalancati.

— Santu Juanne Battista, fratello di Dio, — rispose il custode, facendosi il segno della croce.

— Ci fate vedere?

— E perchè no? —

Il vecchio s’alzò, depose accuratamente per terra i fasci di giunco verde, odoranti di frescura palustre, e condusse i due uomini in chiesa.

Era una chiesa piuttosto ricca, con pavimento ed altare di marmo, con qualche rozzo affresco, dal quale Dio appariva come un vecchione, con una gran barba bianca, seduto sulle nuvole.

Sull’altare un grazioso San Giovanni biondo, vestito come un sardo pellito, benediceva sorridendo.

I tre uomini s’inginocchiarono, poi cominciarono a girar per la chiesa, fresca, pulita, luminosa.

Le rondini passavano rapide sotto la vôlta, volando da una finestra all’altra, e riempiendo la chiesa di gorgheggi.

Il vecchio custode spiegava qua e là qual-