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stati diradati; alcuni spiantati del tutto; ma fra i sambuchi del ruscello tremolava ancora il chiù chiù degli uccelli palustri, dalle macchie di lentischio saliva la nota lenta ed eguale del cuculo, e quelle voci ricordavano al vecchio Barabba tante, tante cose lontane.
Una melanconia misteriosa lo stringeva: pensava come era diventato cattivo dopo quel tempo lontano, e come aveva disperato nella misericordia divina. Pensava a zio Pretu, e si domandava istintivamente se non era migliore di lui quell’uomo che aveva commesso il delitto e lo espiava con rassegnazione e con atti di bontà.
Ah no, non era possibile che ritrovasse la brocca, non lo meritava, perchè aveva troppo peccato, troppo disperato! Poi si pentiva di disperare ancora, e pregava, e ripigliava il cammino con più lena.
Arrivò verso sera al luogo indicatogli dal vecchio condannato: era un boschetto di pioppi, in sito assai deserto e lontano da ogni centro abitato. La notte calava limpidissima, scintillante di pure stelle; i pioppi si slanciavano in aria, sui lunghi fusti chiari, come enormi fiori argentei: dal suolo molle di foglie saliva un’umida e indistinta fragranza.
5 - deledda. La regina delle tenebre. |