Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
162 | giornale dell'ingegnere |
Seguitiamo ancora questa necessaria ricognizione topografica locale.
Passato il Serio, dopo la curva voluta per disporre quel ponte ortogonale nell’andamento del fiume, la strada si dirige rettilinea per un tratto di tre chilometri verso Bergamo, lambendo l’abitato di Boccaleone; poi segue la curva di risvolta col raggio, credo, di metri 80, che finisce all’incontro del torrente Morla, e contro il recinto dell’area unita alla stazione. Nel primo tratto poi dello sviluppo di questa curva si attraversa la roggia Guidana. Quindi dopo il torrente Morla segue un tratto rettilineo di metri 1300, che attraversa la stazione posta al principio da questa parte, e che finisce al cavalcavia sulla strada fuori della porta di S. Bernardino. Di là si svolge l’altra curva col raggio di metri 120 per imboccare il grande rettilineo di chil. 20 che dà termine alla curva di sbocco sulla ferrovia Treviglio-Cassano.
Da Seriate a Boccaleone, seguendo la linea quale ora eseguita, si ha una livelletta ascendente del 3,50 per mille, poi segue un breve tratto davanti quel paese in livello orizzontale; quindi prende una livelletta discendente fino ad arrivare in stazione.
Dove la roggia Guidana attraversa il ferroviario è depressa sotto il piano delle rotaje di metri 1,60 col suo pelo superiore; ed il torrente Morla al punto del suo traverso è depresso invece col pelo delle acque ordinarie di metri 3,00 sotto il detto piano delle rotaje. Dalla stazione, che è costrutta sopra terreno in parte artificialmente rialzato, il tronco fronteggiante Bergamo fino alla porta S. Bernardino, è tutto in procurato rialzo elevato al cavalcavia di porta Cologno di metri 8,00 sopra il suolo naturale, ed è questo tratto disposto sotto due livellette tutte due discendenti, di cui la prima, movendo dalla stazione, menoMettiamo per ultimare questa ricognizione locale anche gli accidenti del suolo in confronto del ferroviario attuale.
La livelletta ascendente da Seriate è aperta dapprima in scavazione, che raggiunge il piano naturale del terreno dopo poco più di mezzo chilometro. Quindi il resto di quella livelletta ascendente ed il successivo tratto orizzontale è costituito da terreno in rialzo e sostenuto alla massima altezza di metri 1,50 sopra il piano del suolo naturale, e per un tratto in circa di un chilometro e mezzo. Poi la livelletta discendente è affondata per circa metà della sua lunghezza, e tocca a terreno naturale sulle sponde del Morla; sponde che, come già si accennava, sono elevate metri 3,00 dal fondo. Dopo non molti metri dal torrente Morla il terreno quasi per tutto salto si affonda di metri 7,00 a guadagnare il livello medio della zona circostante ai nostri borghi occidentali. Poi continua il terreno inclinato sentitamente a sera e mezzodì, e resta depresso metri 8,00 sotto il ferroviario all’incontro della strada di Porta Cologno e metri 7,00 sotto quello della strada di S. Bernardino. In appresso discende il terreno sempre pendente e sotto inclinazioni forti dapprima, poi meno sentite; quindi nei dintorni, se bene mi richiamo, di Arcene, la pendenza si fa quasi nulla; poi di nuovo ancora sentita fino al punto di sbocco sulla Treviglio-Cassano, dove il terreno medesimo è depresso meno di un metro dal piano di quella strada. Premessa l’esposta ricognizione locale, veniamo ad esporre le riduzioni trovate possibili e convenienti per portare il piano della ferrovia più depresso di metri 6,20 sotto il livello dell’attuale.
La roggia Guidana (la prima che si incontra venendo da Seriate), dal filatojo