Pagina:La polizia di Londra.djvu/15


— 13 —

ogni rapporto e distinte anche per natali e per censo. E di questi uomini una gran parte sopportò paziente, e con nobile fermezza di propositi, ogni sevizie, lasciando anche, non pochi di essi, persin la vita sul patibolo, sorretti nel loro martirio dal sublime pensiero, che il loro sangue avrebbe un dì giovato al trionfo della libertà: e Dio ha esauditi i loro santi voti.

Ora si raffrontino questi splendidi esempi del più sublime sentimento di patriottismo, prodotti dall’intima convinzione dell’onestà delle proprie azioni, colla poco edificante condotta tenuta dai comunisti in Francia, che eran pur tutti dei caporioni della lega internazionale, dove, dopo d’avere commessi inauditi misfatti, colle mani imbrattate di sangue umano, diedero poi di sè stessi il più miserabile spettacolo di vigliaccheria allorquando si trovarono di fronte alla punitiva giustizia, come l’ebbe ad opportunamente rilevare il giornale l’Opinione nel suo articolo di fondo sotto la data del 25 settembre 1871, nei seguenti termini:

«I Comunisti in Francia — Anche il signor Rochefort passò innanzi al Consiglio di guerra e, nato conte, figlio d’un generale, egli il più audace nelle invettive contro l’impero, non fece figura guari diversa da quella dell’ultimo pattoniere che sullo sgabello degli imputati lascierebbe, non sappiam che cosa, pur di svignarsela dalle mani della giustizia. È cosa che muove a pietà. Questi furiosi demagoghi non ebbero altra cura, durante il processo, che di rinnegar la loro fede, di rannicchiarsi piccini piccini innanzi ai giudici, e per farsi valere una circostanza attenuante, avrebbero cantate tutte le più ardite palinodie che loro fossero state imposte. Questi terribili rivoluzionari, che facevano così buon mercato delle vite altrui, mostrarono uno smisurato amore alla propria, ed invano sulla bocca di nessuno di loro si cercherebbe di sorprendere o il canto dei Girondini, o qualcuna di quelle terribili sentenze che dall’alto della ghigliottina illustravano i veri rivoluzionari del 1793.

«Se i comunisti di Parigi del 1870 pretendono di discendere dai montagnardi della prima rivoluzione fran-