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gono non si guardano più, le altre sono strettamente concatenate. La trama si fa uguale — il bambino si fa uomo. Le ore degli spaventi sono ridotte al sordo continuo misurato dolore che stilla sotto a tutte le cose. Ma quando per ragioni che non stanno in loro il lembo della trama si solleva, anche gli uomini conoscono le spaventevoli soste. Li visitano i sogni nel sonno — quando rilassato l’organismo vive l’oscuro dolore delle singole determinazioni impotenti ognuna per sè di fronte a ogni contingenza, per cui, fatta più sottile la trama dell’illusione, più minacciosa appare l’oscurità. ἄνθρωπος ἐν εὐφρόνῃ φάος ἅπτεται ἑαυτῷ — ἀποθανὼν ἀποσβεσθείς — ζῶν δὲ ἅπτεται τεθνεῶτος εὕδων (Eraclito).
Il riso sarcastico turba, guasta, corrompe le tranquille imagini familiari ch’essi invano vorrebbero trattenere e si grava con oscure imagini di biasimo e di minaccia, στάζει δ´ἐν δ´ὕπνῳ πρὸ καρδίας | μνησιπήμων πόνος καὶ παρ´ἄ | κοντας ἦλθε σωφρονεῖν (Eschilo Ag. 179 segg.). Si destano,dal sonno, sbarrano gli occhi nell’oscurità e il soccorrevole fiammifero ridona loro la pace. Allato è la dolce consorte, qui i vestiti con l’impronta del corpo, qui nei ritratti le note facce dei parenti — tutte le care, care cose conosciute. «Va bene, va bene — che ora è? uh! tardi! e domani devo levarmi ..... accidenti ai sogni! Dio che sogni! Dunque domani.... vediamo di dormire un po’ in fretta». E rassicurati rifanno l’oscurità. Ma le imagini rimaste negli occhi si scompongono; i piani pel domani e il dopo