diata e facile e vicina soddisfazione e via più scende e agisce in sfere sempre minori: che, quanto più bisognosa della società degli uomini, questo bisogno prendendo per una ragione d’essere della società e delle sue cose e dei suoi bisogni, – tanto più concede alle vie convenute di quella: i piccoli riformatori, e gli uomini di stato, e i letterati, e gli storici, e i giornalisti, e i capi partito, e i demagoghi, e quelli nella cui piccola iniziativa culminano i minimi attriti... tutti che, più o meno gravati dal bagaglio dei preconcetti, delle superstizioni, delle cognizioni religiose politiche sociali del loro tempo – usurpano ai loro scopi i nomi dei maggiori e le forme e le parole d’effetto ormai acquisito, e, adulando più o meno ai bisogni attuali, «agitano» e iniziano o trasformano o sfruttano correnti di idee, partiti, comitati, gruppi, che concorrono tutti urtandosi, combattendosi, aggrovigliandosi, a spingere la società verso il progressivo adattamento, all’organizzazione delle forze nemiche.1
- ↑ Esempio classico la Chiesa che ha usurpato i simboli e le parole di Cristo a creare una potenza in terra. Esempio moderno il socialismo che mantenendo le forme, il nome, gli schemi delle argomentazioni, tutto il frasario di Marx – ha ridotta la sua negazione della società borghese a un elemento di riforma nella società borghese, volto a scopi più o meno particolari e materiali: più o meno mite, a seconda che più o meno i capi del partito avevano bisogno della società borghese e, approfittando della forza che loro concedeva il partito, ambivano a un posto in quella. Così che in Francia il socialismo è giunto al governo, in Germania ha creato una classe benestante più borghese dei borghesi, in Italia... dell’Italia è pietoso tacere.